Rivolto a pazienti e famiglie
Il cancro minaccia tutte le dimensioni su cui si fonda l’unicità dell’essere umano: la dimensione fisica, psicologica, spirituale, relazionale; il senso stesso della vita cambia. E’ un evento stressante che devasta tutto il sistema di relazioni e costringe ad un riorientamento di ruoli e responsabilità, nella maggioranza dei casi crea una profonda rivalutazione delle priorità e rafforza i legami, ma in altri elicita modelli relazionali disfunzionali.
Spesso è utile un incontro di chiarificazione al fine di spezzare la congiura del silenzio e superare la paura di far preoccupare l’altro, affinché si possa rivolgere le proprie energie a ciò che può essere fatto insieme. I malati hanno bisogno di sentire che i familiari sono consapevoli della gravità e hanno accettato e i familiari dei malati hanno bisogno di stare con la persona, essere utili, ricevere rassicurazioni sul fatto che non stia soffrendo, essere informati sulle sue reali condizioni, esprimere le proprie emozioni, ricevere conforto e sostegno.
Riconosciuto il vissuto di “lutto anticipatorio”, ovvero il lutto per la salute idealizzata, per i ruoli familiari e sociali e per l’immagine di Sé, come professionisti, possiamo intervenire e facilitare il riavvicinamento con il congiunto, lavorare sull’ accettazione, sulla riparazione e sulla risignificazione e nell’ ultima e difficile fase della vita sul lasciar andare…..
Nella fase avanzata o terminale della malattia la storia della famiglia diventa storia della malattia quindi un intervento efficace è un intervento che ha la capacità di riconnettere la malattia alla vita, inscrivendola in una storia ed è fondamentale riconoscere e prevenire una condizione di isolamento ed evitare il blocco affettivo familiare.